buttom_capitoli
Download E-book
Capitolo 14

La sessualità nel paziente oncologico

Come il cancro influenza la sessualità

Gli effetti del cancro e delle varie terapie possono influenzare le sensazioni circa l’intimità e la sessualità, come pure la funzione sessuale. La sessualità dipende dalla complessa interazione tra numerosi processi fisici e psichici. Il cancro e i suoi trattamenti possono rompere questo fragile equilibrio e compromettere sensibilmente la vita sessuale.

La sessualità è vissuta in modo individuale e comprende infiniti aspetti. È regolata da processi biologici complessi e viene plasmata da influenze culturali, familiari e dalle proprie esperienze e rappresentazioni.

La sessualità è, per molte persone, un aspetto importante della propria qualità di vita e continuare a viverla al meglio può essere di grande aiuto per chi ha avuto il cancro, ma anche per il partner. I cambiamenti nell’immagine corporea sono percepiti talvolta come più stressanti degli effetti collaterali delle terapie. I cambiamenti possono coinvolgere rimozione di parti degli organi sessuali (carcinoma mammario, tumori ginecologici, prostata, ecc.), rimozione di organi che possono compromettere notevolmente l’immagine corporea (es. stomie), menopausa precoce, minor desiderio sessuale.

Dopo la diagnosi e durante i trattamenti il paziente è concentrato sul superamento della malattia e relega tutto il resto in secondo piano, anche la sessualità. Inoltre, la costruzione di sé da un punto di vista sessuale potrebbe restare sopita per la difficoltà di confrontarsi con tale tema sia all’interno della famiglia che della coppia. Gli stessi operatori evidenziano numerose barriere culturali e psicologiche nell’affrontare il tema della sessualità.

Il periodo della malattia, poi, può aiutare a guardare in faccia delle difficoltà, in alcuni casi presenti prima della malattia, e a rimettersi in gioco come coppia, scoprendo magari una nuova intimità e anche una nuova coesione, più profonda di quella di prima. La condizione temporanea di debolezza e bisogno spesso suscita nel partner un istinto di protezione e una rivalutazione del proprio ruolo, a vantaggio dell’intimità e anche dell’intesa sessuale.

Cosa cambia nella sfera sessuale in seguito alla diagnosi di cancro e ai trattamenti?

Una diagnosi tumorale altera, almeno temporaneamente, la vita sessuale, com’è normale quando si è in lotta per la sopravvivenza. Il desiderio sessuale può ridursi anche a seguito degli effetti collaterali delle terapie assunte (secchezza vaginale, dolore, stanchezza) o delle preoccupazioni relative alla reazione del partner di fronte al risultato estetico dell’intervento chirurgico (cicatrici, amputazione, risultati insoddisfacenti della ricostruzione).

Per fare un esempio, approssimativamente il 50% delle donne affette da tumori ginecologici e della mammella presenta problemi che riguardano la sfera sessuale. Le difficoltà sessuali possono dipendere dagli effetti psicologici determinati dalla perdita di un organo così centrale nell’attività sessuale e nella percezione del proprio corpo. Tra i principali sintomi si riscontra la perdita del desiderio; tra le cause possono rientrare anche aspetti della sfera sociale, relazionale, fisiologiche e dovute all’uso di farmaci o ai trattamenti.

Spesso ci si sente poco interessati alla sessualità, anche se il partner mostra interesse, ma più predisposti ad un calore e un’intimità che facciano sentire l’accudimento e il calore del partner. A volte potrebbe capitare che dopo un iniziale disinteresse ne consegua, presumibilmente a causa di mancanza di comunicazione efficace tra i partner sul tema, un allontanamento e una distanza, che portano al timore di non essere più desiderabili e attraenti, anche dopo, quando ci si sente meglio e l’interesse per la sfera sessuale riemerge.

La sessualità nella relazione di coppia - il ruolo del partner e l’importanza della comunicazione

Nella maggior parte dei casi la diagnosi di tumore porta uno sconvolgimento non solo nella persona malata, ma anche nel suo sistema relazionale, in primis nella relazione con il partner. Ci si chiede come si possa preservare una buona relazione intima con il partner.

Talvolta è il partner stesso che fa fatica in questa nuova situazione e può avere molte incertezze: provo ad avvicinarmi? Provo a insistere in modo delicato? Affronto il problema o meglio non parlarne e lasciare che con il tempo la situazione possa tornare alla normalità? In altri casi può accadere che l’evento malattia rappresenti “la goccia che fa traboccare il vaso” in una situazione di coppia già compromessa e che è chiamata a rispondere ad un evento inaspettato.

In ogni caso ciascun componente della coppia è chiamato a favorire e sollecitare una buona comunicazione e l’autorivelazione; comunicare a chi ci è accanto i pensieri e le emozioni, le eventuali preoccupazioni, può essere il punto di partenza per un’apertura alla propria sfera intima.

In quei casi in cui la coppia fatica nello scambio emotivo e nell’autorivelazione intima, può essere utile valutare un percorso psicoterapico di coppia e/o sessuologico specifico, con l’obiettivo del mantenimento del benessere e di una buona qualità di vita.

La sessualità nei single

Coloro che vivono la malattia oncologica come single, riferiscono spesso un senso di solitudine e il timore di non essere più attraenti e pronti ad aprirsi alle relazioni; come mettersi a nudo? In questi casi il senso di autostima e di autonomia personali e la capacità di resilienza, diventano aspetti fondamentali.

È importante preservare la vitalità e la funzionalità degli organi e delle sensazioni sessuali. È importante curare la sessualità anche con se stessi, soprattutto se single; ad esempio ci si può ritagliare uno spazio fisso programmato solo per se stessi, si può trovare un aiuto adatto alla propria situazione in corsi e seminari, ma anche attraverso la consulenza con professionisti.

Quali servizi per rispondere ai problemi relativi alla sfera sessuale?

L’approccio al problema è di tipo multimodale, coinvolge diverse figure professionali, tra cui psicologo, oncologo, ginecologo, sessuologo, ecc. L’obiettivo del lavoro multidisciplinare è quello di far acquisire a chi si trova a vivere il cancro e le terapie una maggiore consapevolezza del proprio corpo, della propria sessualità e vita di coppia e dei cambiamenti corporei connessi al periodo transitorio di malattia che si trovano a vivere. Se prendessimo come esempio il tumore della mammella, in questo caso il chirurgo, è chiamato a considerare tutti i parametri relativi alle caratteristiche somatiche della paziente e della mammella (dimensioni, consistenza e grado di ptosi), tenendo fortemente in considerazione le alterazioni nell’immagine corporea.

Pertanto, l’attenzione è rivolta alla scelta di un adeguato accesso chirurgico (limitando gli esiti cicatriziali quando possibile), alla progettazione del rimodellamento della mammella, alla considerazione della mammella controlaterale e alle preferenze della paziente.

I progressi della chirurgia, in particolare nell’ambito del tumore al seno, hanno portato ad interventi sempre meno devastanti e mutilanti, hanno contribuito a diminuire l’impatto psicologico della malattia. Il sentirsi desiderabile e a proprio agio nella relazione intima col partner contribuisce a recuperare autostima, desiderio e piacere sessuale.

Molti centri offrono assistenza specialistica per far fronte a questo tipo di difficoltà. Inoltre, sono disponibili servizi speciali per affrontare le difficoltà legate alla fertilità e i sintomi causati dalla menopausa nella donna e andropausa negli uomini che possono essere dovuti ad eventuali effetti collaterali dei trattamenti. I servizi sono attivati per consulenze ai pazienti e ai partner sull’affettività e sessualità.

Inoltre alcuni gruppi di sostegno sono stati creati appositamente per affrontare temi specifici inerenti la sessualità, in collaborazione con figure professionali quali psicologo e/o sessuologo. È possibile riprendere il controllo di vari aspetti della propria vita come la sfera sessuale e di coppia, e di conseguenza iniziare a vivere nell’ottica di una nuova dimensione di sessualità più consapevole e completa.

I disagi nella vita intima potrebbero essere solo temporanei e sono vissuti in modo diverso da persona a persona. Ponendo attenzione alle specificità dei vissuti e delle storie si può individuare il percorso più adatto tenendo conto delle diverse variabili connesse al raggiungimento del benessere, analizzando le diverse fasi di vita in cui ci si trova nel momento della malattia, la condizione di vissuto della malattia come single o come coppia, la qualità delle relazioni con il proprio partner, la qualità e l’importanza delle relazioni di coppia.

Un aspetto importante, e che si pone prevalentemente alla base di molti interventi nei servizi, è l’implementazione di strategie di comunicazione nella coppia, nello specifico le dimensioni connesse alla comunicazione efficace ed assertiva, l’autorivelazione dei propri aspetti personali e privati al proprio partner, fanno aumentare lo spazio di condivisione sano all’interno del sistema coppia, rispettando comunque gli spazi delle identità singole che costituiscono la coppia.

KEY MESSAGES

Il cancro e le terapie ad esso connesse possono interferire sulla sessualità. Le implicazioni possono essere a livello individuale e/o relazionale, coinvolgendo anche la coppia nelle sue eventuali fragilità. Il primo passo per affrontare il problema è comunicare: è importante far sì che il problema emerga e che sia motivo di dialogo. La presa di consapevolezza è l’elemento preliminare per poter fronteggiare il problema, anche in coppia con il partner. Per far fronte alle difficoltà connesse all’impatto psicologico del cancro, molti centri hanno attivato servizi di assistenza specialistica multidisciplinare, che offrono consulenze sull’affettività e sessualità sia ai pazienti e che ai partner. L’obiettivo è quello di far acquisire al paziente a una maggiore consapevolezza del proprio corpo, della propria sessualità e vita di coppia e dei cambiamenti corporei connessi al periodo transitorio di malattia in un’ottica di promozione del benessere e di prevenzione di disagio psicologico. Sono disponibili anche servizi speciali per affrontare le difficoltà legate alla fertilità e i sintomi causati dalla menopausa nella donna e andropausa negli uomini, che possono essere dovuti a eventuali effetti collaterali dei trattamenti. In molti centri sono stati creati anche gruppi di sostegno per affrontare temi specifici inerenti la sessualità, in collaborazione con lo psicologo e/o il sessuologo.

“Chiedi consiglio al Medico sul modo migliore per affrontare i tuoi disagi.”

Bibliografia Una guida per pazienti con cancro avanzato. 2011 European Society for Medical Oncology (ESMO). Il cancro e la sessualità femminile. Una guida della Lega contro il cancro per le donne colpite (2015). Lega svizzera contro il cancro, Berna. Jannini EA, Lenzi A., Maggi M. Sessuologia medica. Trattato di psicosessuologia, medicina della sessualità e salute della coppia. Edra Editore 2017. Specchiarsi negli altri. Come il cancro cambia le nostre relazioni. Tages Onlus, Maggio 2015.

Link

www.humanitas.it/fertilita-e-vita-sessuale

www.humanitas.it/dolore-nei-rapporti-sessuali-chiedere-aiuto-fondamentale